Le avventure di Lumina e Lumella – Il nano da giardino

Gli amici aiutano a illuminare il buio

 

 

 

 

Il nano da giardino

“Ahia! Quelle sono le mie puntine, molla!!! Non sono un biscotto da inzuppare! Aiuto mi stanno mangiandooo!!”
Blacky sentiva Lumina sbraitare nel sonno.
”Ehi non sono io. Ho imparato chi è fuori portata e chi cibo libero! Gnam gnam biscotti e pizza ok. Stelline non si toccano!”
Lumina sente in lontananza la risposta di Blacky e si risveglia dal suo incubo.
Ancora un po’ addormentata risponde al buco nero “Grazie Blacky, mi hai rassicurata sul fatto che non saremo mai la tua cena!”
“Mangiato pesante ieri sera, eh? Chi vuoi che si prenda il mal di pancia di salire fin qui per inzupparti a colazione!”
“Eppure sembrava così vero!”
In quello stesso istante si sentì tirare verso la Terra come presa al laccio alla puntina destra…
“Ehi ehi fermo, non sono mica un cavallo!!”
Guardò verso il basso e vide un nano da giardino che tirava la corda che aveva sapientemente annodato alla sua puntina.
“Scusami volevo vederti da vicino perché mi piace tanto la tua luce e volevo vedere se avevi un interruttore per accenderla perché mi piacerebbe tanto illuminarmi come te. Volevo studiare i tuoi contatti elettrici…”
“Mi dispiace tanto deluderti, ma noi stelline non abbiamo roba elettrica, ci illuminiamo…d’immenso! Ops, scusa la battuta non volevo offenderti!”
In lontananza si sentivano le risate divertite di Lumella, Flashina e Blacky.
“Cosa ridi tu, che sei nero come un black out!” E tutti risero, nano compreso!
“Scusa ancora…mi presento…sono Nisse, vivo in Norvegia e sono un nano da giardino. Ho paura del buio qui fuori e stavo cercando un modo per avere un po’ di luce.
I miei antenati facevano gli eremiti ornamentali in Inghilterra. Erano disposti a vivere come decorazioni, in un eremo costruito per loro nella villa di un ricco proprietario terriero durante l’Era georgiana. Ma io non voglio vivere come loro, voglio essere libero di godermi un bel prato verde, avere tanta luce e calore e stare con gli altri nani come me…potete aiutarmi?”
Figuriamoci se le stelline non accettavano entusiaste, Lumina in testa!
“So bene come ti senti, non potevi chiedere aiuto a creaturine celesti più generose, garantito Blacky Hole!”
“Ma certo, però slegami la puntina! Io sono Lumina, queste sono le mie amiche-sorelle Lumella e Flashina. Il simpaticone è il nostro amico Blacky. Non fare quella faccia, lo so che un buco nero tra di noi fa strano, è una lunga storia, prima o poi te la racconteremo.
Lumina e Lumella, a nome di tutte le stelline, andarono a parlare con la Saggia Luna del desiderio di Nisse.
“Possiamo usare su di lui un po’ di polverina luminosa? Ti ricordi, quella che Lumella aveva usato su di me per illuminarmi anche di giorno?”
“Certo che me la ricordo, non sono mica ancora così smemorella, mi ricordo come fosse ieri quanto ci teneva che tu fossi felice. E se possiamo aiutare questo adorabile nano da giardino – perché l’ho già visto, che credete? Nulla mi sfugge! – lo facciamo con molta gioia. Procedete senza indugio alcuno”
Lumina e compagnia tornarono tutte contente dal nano con un sacchettino pieno di polverina di luce.
“Nisse adesso stai fermo, chiudi gli occhi e guarda verso di me, ti spargo un po’ di polverina luminosa così brillerai e non avrai più paura del buio. Sentirai solo un po’ di solletico.” gli disse Lumina.
“E già che ci sei apri la bocca così te la mangi anche un po’…scheeeeeeeeeerzo!”
“Ecco il solito Blacky, mangerebbe anche le nuvole! Sei un pozzo senza fondo!” disse Lumella
“Non è colpa mia se mi avete abituato bene!”
Nisse chiuse gli occhi…”Etchù! Che buon profumo questa polverina e…sto brillando!! Che bello! Grazie amici, ogni volta che sarà buio non avrò più paura, basterà aprire gli occhi per vedere la luce intorno a me!”
“A questo servono gli amici! Ci vediamo presto Nisse!”

 

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