La Scienza dell’Invisibile

emoto1di Massimo Citro e Masaru Emoto

Macro Edizioni, 2011

Cosa c’è di più affascinante della ricerca? Non solo per i risultati che si pensano di ottenere ma anche per le cose che si scoprono strada facendo. Tanto che a volte i percorsi cambiano e il risultato finale può essere ben più importante di quello previsto. Ecco il viaggio raccontato da Massimo Citro e Masaru Emoto nel libro “La Scienza dell’Invisibile”, nella memoria dell’acqua i farmaci del futuro. Questo trattato è originale a partire dalla strana coppia di autori: Citro, italiano, laureato in lettere classiche, in Medicina e Chirurgia specializzato in Psicoterapia; Emoto, giapponese, ricercatore con dottorato in Medicina Alternativa.
Partendo dalla nascita dell’Omeopatia, narrando dei controversi esperimenti del dott. Benveniste e di quelli coreografici dello stesso Emoto, scopriamo che l’acqua non è sempre la stessa ma ha una memoria e delle reazioni a diversi tipi di sollecitazioni. In parole semplici: l’acqua “informata”, ossia nella quale sia stata immersa un’altra sostanza o principio attivo, non è più la stessa quando questo principio attivo viene tolto. Chimicamente è sempre H2O, ma fisicamente è un’acqua diversa, organizzata come se contenesse ancora le molecole che in realtà non ci sono più. “Recenti analisi di risonanza magnetica nucleare (RMN) hanno confermato nelle diluizioni omeopatiche una diversa organizzazione dell’acqua rispetto ai controlli. Sono le prime prove scientifiche che la diluizione omeopatica è diversa dalla semplice acqua”.
Ecco perchè nel 1988 il dott. Jacques Benveniste, medico immunologo francese, all’indomani dell’articolo incriminato pubblicato sulla rivista Nature “Degranulazione dei basofili umani indotta da elevate diluizioni di un antisiero anti-IgE” chiama a raccolta i fisici quantistici e non i chimici:
“La mia scoperta non contraddice nulla: semplicemente aggiunge nuove conoscenze a ciò che sapevamo già. Io aspetto che parlino i fisici quantistici: loro hanno la cultura e la sensibilità per capire il vero significato dei miei esperimenti. Chi mi attacca è un dogmatico, nega l’evidenza dei fatti in nome di un’ideologia”.
Sembra che il problema sia nato dal fatto che quando un gruppo di controllo ha provato a ripetere lo stesso esperimento non sia riuscito ad ottenere gli stessi risultati e così la teoria e Benveniste sono stati rinnegati.
Negli stessi anni un’altra ricercatrice, la professoressa di immunologia Madeleine Bastide, lavorando sulle alte diluizioni (30 DH) arrivò alle stesse conclusioni del dott. Benveniste, pubblicando il lavoro sull’International Journal of Immunotherapy (1993) senza scatenare il clamore di Nature. Sarà stata la diversa posizione politica dei due personaggi? Fatto sta che i due ricercatori lanciarono lo stesso messaggio con esperimenti simili. Uno finì sul rogo, l’altra no. Come mai? Il libro cerca di rispondere a questa e altre domande.masaru_emoto
L’acqua ha una memoria? Qual’è il meccanismo che la fa ricordare? Perchè la scienza ufficiale ha messo al bando diverse teorie che sostengono la capacità dell’acqua di ricevere e trasmettere informazioni? Quale aiuto può dare la fisica quantistica nella comprensione della memoria dell’acqua? Diverse sperimentazione hanno dimostrato che l’acqua informata con un determinato farmaco può avviare la guarigione come se fosse somministrato il farmaco stesso ma senza gli effetti collaterali. Sarebbe davvero possibile guarire senza farmaci?
Come sempre quando ci si trova davanti a questo tipo di ricerca, la lettura è da affrontare con la mente libera da pregiudizi e condizionamenti. Alla fine ogni lettore si farà la propria idea ma almeno avrà avuto la possibilità di leggere una visione diversa e alternativa rispetto a quella della scienza ufficiale.
Da non perdere gli splendidi cristalli d’acqua fotografati da Emoto: qualsiasi sia il significato che si voglia attribuire loro, restano uno spettacolo.

Laura Pecoraro


Gli autori

Massimo Citro, laureato in Lettere Classiche, in Medicina e Chirurgia, è specializzato in Psicoterapia e lavora come medico a Torino. Dirige l’Istituto di Ricerca “A. Sorti” (IDRAS) da lui stesso fondato, dopo la scoperta del TFF (Trasferimento Farmacologico Frequenziale). E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche e letterarie. Tra i suoi libri: Gli Dei e i Giorni (2003), Vietato studiare (2008), The Basic Code of the Universe (2011).

Masaru Emoto,
ricercatore giapponese, ha conseguito il dottorato in Medicina Alternativa presso l’Open International University. Raggiunge la fama internazionale con la sua teoria della “Memoria dell’acqua”. Autore del DVD La Coscienza dell’Acqua (200), ha pubblicato numerosi saggi sul’argomento tradotti in diverse lingue.

Pubblicato su Naturalia – 20 marzo 2013

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