Rivoluzione nel trasporto aereo

Tra un paio d’anni la compagnia aerea Ryanair sembra seriamente intenzionata a lanciare – il verbo mi sembra adeguato trattandosi di aereo senza posti a sedere – la soluzione dei posti in piedi sui voli di breve durata, e direi che almeno questo può sembrare sensato. In realtà i sedili ci sarebbero, ma verticali. Li ha disegnati una ditta italiana specializzata nell’arredamento di aeromobili, la Aviointeriors (sì, è italiana e precisamente di Latina, non fatevi ingannare dal fatto che il sito è disponibile solo in lingua inglese).

Gli Skyrider, questo il loro nome, sono stati presentati in California alla Aircraft Interiors Expo Americas che si conclude oggi.
Il progetto si è attirato non poche critiche da parte dei tabloid inglesi, ancor prima del debutto ufficiale. In effetti la prima obiezione è senza dubbio quella della sicurezza, anche se i sedili sono dotati di cinture, ovviamente: l’autorità britannica dell’aviazione civile ha già lasciato intendere che sarà difficile il superamento dei test. Poi la posizione: non sembra essere delle più comode, gli Skyrider mettono il passeggero in una posizione intermedia tra seduto e in piedi. E chi è troppo alto o troppo basso? Potrebbe risultare ancora più scomodo essere costretti in una posizione innaturale.  “L’esperienza – scrive l’Express – è simile a quella che si ha in sella a un cavallo (turbolenza inclusa)”.
Certo, si tratterà di viaggi brevi, non è che fare certi tragitti su treni o autobus strapieni sia molto più comodo. Ma forse sarà “l’idea” che il volo in aereo debba essere piacevole, mi sento di avvallare il pensiero di Paul Charles, analista della Lewis Consultancy ed ex direttore Virgin Atlantic: “Non sono pronti i passeggeri e non è pronta l’industria. Non sono comodi, neanche per un volo di un’ora”.
Viaggiare nei ‘sedili verticali’ dovrebbe costare circa 4 euro. Il risparmio economico prevarrà sulla comodità di un normale posto a sedere? Nel frattempo, da notizie fresche fresche, la Aviointeriors sembra in crisi nera. Da italiani, non resta che sperare che l’idea piaccia abbastanza da risollevare le sorti dell’azienda.

Foto: aviointeriors.it

Pubblicato su Naturalia – 16 settembre 2010

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