All Star Game 2006

ITALIA – CHAMPION ALL STAR 96-73

23 dicembre 2006 – Torino PalaRuffini

Il clima è quello di una grande festa del basket, esattamente come due anni fa. Forse la risposta di pubblico è ancora più sorprendente, se si pensa che allora la Nazionale Italiana era reduce dall’argento olimpico di Atene e quindi sulla bocca di tutti. Stesso entusiasmo, stesso PalaRuffini tutto esaurito, nonostante gli azzurri non abbiano raggiunto gli obiettivi sperati ai Mondiali giapponesi, ulteriore conferma che chi ama il basket c’è e risponde con entusiasmo, a dispetto dei risultati.

Grandi saluti e scambio di regali come da tradizione, prima di entrare nel vivo della serata.
La Manifestazione si è aperta con l’incontro Under 18 Montepaschi Siena vs Selezione Under 18 Piemonte. Evidente la superiorità dei senesi, dovuta anche al fatto che la squadra di casa è una selezione di giocatori presi da team diversi e in uno sport come il basket, dove il gruppo è fondamentale, questo fa la differenza. L’incontro si chiude 86–57 per gli ospiti che hanno offerto un ottimo preludio al match clou della serata.
Arriva la mascotte ApeAndrea e le bravissime Green Energy, le cheerleaders di Siena che con la loro coreografia più spettacolare, una ragazza appesa al canestro, hanno tolto ogni dubbio sulla possibilità di schiacciare anche per i più bassi.
L’ambiente si scalda con le eliminatorie della gara di tiro da tre punti: Joseph Forte vs Daniele Cavaliero, Alvin Young vs Danilo Gallinari, Michael Jordan vs Luca Vitali. Alla finale passano Jordan e Gallinari e il nostro Danilo si aggiudica il Trofeo con un bel 14/25.
Entrano le squadre, con una presentazione da brivido stile Space Jam. Gli All Star mettono in campo alcuni tra i migliori giocatori del nostro Campionato: Jordan, Young, Slay, Apodaca e Jamison e una “panchina” di lusso con Forte, Kaukenas, Daniels, Gaines, Mc Pherson e Watson.
Nella nostra Nazionale due anni fa i giovani in campo erano Gigli e Mancinelli, oggi piacevoli conferme, che lasciano il posto di “giovani” a Gallinari, Vitali e Amoroso, e se il risultato è quello visto sul parquet del PalaRuffini possiamo ben sperare per il futuro.
L’Italia schiera Mordente, Bulleri, Amoroso, Gigli e Gallinari che sveglia subito il pubblico con uno splendido alley hoop. La panchina anche qui è un valore aggiunto: Mancinelli, Soragna, Fantoni, Vitali, Rocca, Pecile e Cavaliero che ha preso il posto dell’assente Belinelli e ci ha regalato 7 assist strepitosi guadagnandosi il titolo di assistman dell’evento (premio Giorgio Borri), aggiungendo così 700 euro (100 per ogni assist) offerti da Tuttosport all’assegno finale staccato dalla Lega Basket di 4.900 euro (per un totale di 49 assist) a favore della META, Associazione Malattie Metaboliche.
Ma veniamo “al sodo”.
L’Italia ha chiuso tutti i quarti sempre in testa (20-19; 50-44; 66-56; 96-73) fino alla vittoria finale contro gli All Star Team. Ulteriore prova che i “nostri” non sono secondi alle grandi stelle straniere che militano nel campionato italiano? No, non possiamo dirlo certo basandoci su questa manifestazione, perché la selezione degli stranieri non era una vera e propria squadra. Il team delle stelle su cui Blatt (allenatore scelto in quanto coach della squadra Campione d’Italia) aveva immaginato e plasmato il gioco si è smontato nelle ultime ore a causa di defezioni varie. Morandais, Blair, Holland tanto per citarne qualcuno, non sono intervenuti e ritardi vari, dovuti forse alla scelta della previgilia di Natale come data della manifestazione, hanno praticamente costretto gli stranieri ad allenarsi in quattro.
Nella partita infatti era evidente la mancanza di un’amalgama di squadra sulla quale Blatt e il suo “assistente” di indiscusso valore Sandro Gamba hanno scherzato e ironizzato, nel giusto clima di festa.
Nulla da eccepire invece sulla Nazionale di Recalcati, Meneghin e Frates, con gli innesti del giovane Gallinari e le new entry Cavaliero, Amoroso, Vitali che hanno subito dimostrato di poterci stare eccome in questo gruppo.

Il duello Rocca – Watson

Ottima la prestazione di Bulleri, MVP dell’evento, che chiude la partita con 21 punti, in doppia cifra anche Gigli, Rocca e Gallinari. Tutti hanno contribuito allo spettacolo e la valutazione delle due squadre, 127 a 68, rispecchia abbastanza fedelmente l’andamento dell’incontro.
All’intervallo l’attesissima gara delle schiacciate che vede vincitore Mc Pherson, al secondo posto Apodaca e in coda Daniels.
Per il resto, tutto in linea con gli All Star Game, difesa morbida e spettacolo, con tanto di stoppata tra ex compagni di squadra, Mancinelli su Watson. Non c’è mai stata la sensazione che gli All Star potessero rimontare, partita sotto controllo, l’unica preoccupazione era godersi le giocate.
Eravamo lì per vedere le stelle straniere che militano nel nostro Campionato, i ragazzi veterani della Nazionale e i nuovi innesti, i giovanissimi U18, la gara delle schiacciate e dei tiri da tre, per la standing ovation ad un grande della nostra pallacanestro, Sandro Gamba, celebrato anche nella Hall of Fame e premiato da altri grandi come Marzorati. Eravamo lì per ricordare chi non c’è più e ha amato questo sport, Giorgio Borri, e tutti quelli che non sono stati nominati ma sicuramente erano nel cuore di tutti, perché è questo che in fondo avviene in una manifestazione come l’All Star Game, una celebrazione delle Stelle che sono e di quelle che sono state sul parquet. Ma soprattutto eravamo lì, a coprire ogni angolo del palazzetto, circa 5.000 appassionati di questo sport, tanti per essere il 23 dicembre in una piazza che da molti anni non ha una squadra in serie A. Una festa per tutti.

Pubblicato su Slambasket.net – 29 dicembre 2006

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