Deliri del basket di mezza estate

Riflessioni a ruota libera sulla situazione del basket italiano

Il delirio. Ecco, probabilmente questa è la parola esatta. Non me ne assumo la maternità, è l’espressione usata da The Rebirth, utente del nostro forum, per commentare la presunta notizia – perché non possiamo credere che sia vera – di un interesse da parte dei Lakers (sì sì, proprio “quei” Lakers della NBA) per Mancinelli (sì sì, proprio “quel” Mancinelli, giocatore della Fortitudo Bologna – probabilmente ex) per sostituire nientepopodimenoche Odom.
Tranquilli, anche se ce la spacciano per realtà non può che essere fantabasket. Peccato che questa sia solo la punta dell’iceberg del delirio, appunto, in cui è finita la pallacanestro italiana.
Forse chi si è avvicinato al basket da poco non si rende conto più di tanto di quello che sta succedendo, ma alcuni di noi che seguono la palla a spicchi ormai da decenni a stento si riconoscono in questo sport che somiglia sempre più ad un grande albergo dalle porte girevoli, dove i giocatori entrano ed escono dalle squadre anno dopo anno – quando non succede a stagione in corso – davanti agli occhi dei “tifosi” che guardano dalla hall e stentano a volte a ricordarsi chi sono questi ospiti graditi e un attimo dopo svaniti: “ma quello ieri non era a Rieti?” “ah sì, beh ma da oggi è a Siena”.

Rieti. Eh sì, perché come ben sapranno i tifosi reatini, non sono solo i giocatori ad utilizzare le suddette porte girevoli, ma anche le società che riescono addirittura a spostare un’intera squadra in un’altra città. Le motivazioni? Il palazzetto si trova in una “zona depressa che non consente incassi in termini di pubblico e o di spazi pubblicitari” (cito da Il Messaggero – Luigi Ricci). Amici reatini, vi siete mai accorti che negli ultimi due anni avete affollato un palazzetto in una zona depressa? Probabilmente no, perché a voi giustamente interessava vedere le partite, della pubblicità non credo vi importasse molto. Siete pronti a fare i pendolari nella ridente Napoli, dove il Palabarbuto vi aspetta in una zona da far invidia alle luci di Las Vegas? Ci sono squadre che fino all’altro ieri hanno giocato in palazzetti non a norma, eppure nessuno ha mai pensato di cambiare casa, anzi, addirittura regione. In tutto il Lazio non esisteva un palazzetto disponibile? Permettete che in noi nasca almeno il dubbio che le motivazioni siano altre, anche se al momento ci sfuggono. Se avete idee, siamo pronti ad ascoltarle.
Intanto vi lasciamo un nuovo spunto di riflessione, visto che il “caso Rieti” era stato da noi seguito qualche mese fa. Ecco un articolo su Il Tempo di oggi.

Fortitudo. Ecco un’altra cosa che ci sfugge, solo che non è una motivazione, è una vera e propria squadra che ci sfugge…scivola nelle serie minori in virtù di un regolamento senza il quale sarebbe sparita del tutto. Non entriamo nel merito se sia giusto o meno, entreremo in una sfera giuridica che non ci compete. Quello che però salta agli occhi è come, ancora una volta, la Lega non ci faccia una bella figura: nasce la polemica tra la Lega Basket (serie A) e la LNP (la lega nazionale della pallacanestro che si occupa delle serie minori): “La Fortitudo ve la prendete voi” (dice la Lega), “Potevate almeno chiedercelo prima, no? Ci sono altre squadre che ne hanno diritto per cui fateci almeno decidere dove ci compete”, risponde la seconda.
Come se non bastasse, Lega e Fip discutono tra di loro per il numero di stranieri da schierare in campo, a referto, negli spogliatoi e la sera alla pizzata di squadra. Qualsiasi cosa, insomma, è motivo di contenzioso. Ma non c’eravamo già passati nel 2004, quando i giocatori della Nazionale minacciarono di boicottare l’All Star Game per gli stessi motivi? Se la storia non insegna, il futuro si prospetta nero.
Per chi sperava che con Meneghin (pilastro del nostro basket) le cose si sarebbero sistemate è stata una cocente delusione. La situazione non è mai stata così disastrosa. Certo, per ricostruire bisogna distruggere…non ci resta che sperare.

Risultati. Ad oggi, 23 luglio 2009, non è ancora chiaro se la Fortitudo è iscritta o meno a qualche campionato, quindi ovviamente i calendari delle serie minori non sono ancora pronti, ma neanche quelli della serie A. Volete un termine di paragone? In Spagna dal 10 luglio hanno redatto le date di tutto il campionato con annessi e connessi (esclusioni e varie).
In mezzo al delirio, secondo voi, chi ama questo sport dove si colloca? Probabilmente dove è sempre stato, al di sopra di tutte le chiacchiere, perché poi quando la palla inizia a viaggiare per il campo si dimentica tutto…o quasi…provate a chiedere a quelli che per motivi economici o politici hanno perso la propria squadra. E non vi dico alla fine il tifoso dove se la prende, perché sono una signora.

Pubblicato su Slambasket.net – 23 luglio 2009

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